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Immagine del redattoreMani Unite

Ciclone Mozambico: aggiornamento 21 marzo

Iniziato il piano di aiuto alimentare per 400mila persone residenti nella città di Beira e dintorni da parte del PMA (Programma Mondiale dell’Alimentazione). Attualmente vi sono alimenti per 3/4 giorni. È in corso anche l’allestimento di centri di accoglienza per coloro che perso la casa.




Il numero esatto di vittime è ancora incerto. Le cifre vengono aggiornate quotidianamente man mano che si raggiungono comunità rimaste isolate. Al 20 marzo le vittime sono oltre 250.

Funzionari del governo portoghese hanno raggiunto Beira per accertarsi della situazione in cui si trovano le centinaia di cittadini portoghesi residenti (circa 300), molti dei quali hanno perduto l’abitazione. Di circa 30 cittadini portoghesi non vi sono ancora notizie.


Sono in attesa oggi 22 marzo, due aerei dell’esercito portoghese con militari, medici e personale umanitario.

Tre navi con alimenti e medicinali sono in arrivo dall’India, medici e infermieri indiani arriveranno entro domenica prossima.


Corsa contro il tempo per salvare le persone che hanno trovato rifugio sugli alberi o sui tetti delle case, circondati dall’acqua dei fiumi esondati. Il Sudafrica ha inviato altri elicotteri. Le piogge che stanno continuando in tutta la regione ostacolano i soccorsi. Molte località non sono ancora state raggiunte.


Secondo una prima sommaria valutazione, sarebbero andare distrutte 23mila abitazioni, 30 unità sanitarie e 510 edifici scolastici. L’Unicef valuta in circa 600mila le persone colpite dal ciclone, di cui 265 sono bambini.


Il ministero della Sanità stima come molto probabile nei prossimi giorni un’epidemia di colera. L’ospedale centrale è parzialmente operativo e molti feriti stanno morendo per mancanza di cure


Il governo mozambicano ha decretato da oggi 21 marzo tre giorni di lutto nazionale per le vittime del ciclone. e rivolto appelli a tutta la comunità internazionale per fare giungere aiuti.


La Cooperazione italiana ha disposto un volo umanitario in risposta all’emergenza del ciclone in Mozambico. Il volo è partito dalla Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi con un carico di attrezzatura di primo soccorso e assistenza per la popolazione colpita.

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